La cultura portata là dove meno la si aspetta è un contrasto che amiamo e che ritroviamo in diversi progetti del Fringe Extra.
Sul palco di Zelig Cabaret Davide Lorenzo Palla ha portato il suo Otello con il format di Tournée da Bar, un progetto da anni porta i classici shakespeariani nei locali, tra la gente e ha creato un pubblico di affezionati che li segue ovunque: persino nei teatri! Il Menu della Poesia, attori professionisti vestiti da eleganti camerieri, ha invaso il quartiere presentando la loro selezione di poesie da scegliere à la carte.
È quasi poesia la scrittura stralunata di Gianni Celati e Lunario del Paradiso è un reading a ritmo di jazz, con scena uno straordinario Michele Di Giacomo e le musiche di Jonathan Pappalardi, andato in scena presso Spazio Hug.
A metà strada tra teatro, installazione e gioco con Macchina per il teatro incosciente della compagnia La Voce delle Cose, tutti i giorni presso lo Spazio Hug, è stato possibile sperimentare in prima persona nei ruoli intercambiabili di attore e spettatore.
Il Parco Trotter è uno dei parchi più belli e frequentati di Milano; durante il festival ha ospitato diversi eventi dedicati a un pubblico meno strettamente teatrale. Presso la ex-chiesetta del parco, è stato portato in scena Con-Tatto, l’esito di un workshop organizzato dall’associazione Arti Girovaghe con gli abitanti di Via Padova; e Le voci del tempo presente, performance di un gruppo di adolescenti di diverse nazionalità, diretti da Luca Malinverni. Infine, si è esibito il coro Hispano-americano di Milano.
Nel Teatrino del parco andato in scena uno spettacolo pensato anche per un pubblico di adolescenti: In qualunque posto mi trovi, della giovane compagnia Cicconi/Radice, sulla difficoltà, tutta contemporanea, di destreggiarsi tra reale e virtuale. Inoltre, l’esedra di Via Giacosa è stata la cornice ideale per spettacoli per bambini, mimo e clownerie.