Quali scomode verità rivelerebbe Eva se avesse a disposizione un microfono da stand up comedy e dio in quel momento fosse in bagno? E lo psicologo di Sailor Moon era un freudiano o comportamentista? E come ce l’ha fatta, se ce l’ha fatta, a farle superare la pubertà? Perché Marie Curie diventò una collezionista compulsiva di Nobel? Forse la infastidiva il primato di Fantaghirò coi Telegatti? Se il fantasma di Maria Goretti potesse parlare alle generazioni di oggi, direbbe ca**o?
Bellissime icone da adorare e da conoscere, ma anche miti da sfatare, “Sceme tagliate” vuole dare una nuova identità a quelle Donne che tutti noi avremmo sempre voluto conoscere, mettendo in luce quello che l’occhio di bue ha lasciato nell’ombra. Quattro autori della scena teatrale milanese declinano la comicità ognuno secondo la propria penna, il proprio sguardo, il proprio dio interiore e compongono un arazzo fatto di ritratti spesso dissacranti, talvolta surreali, trasversalmente ironici, universalmente spiazzanti.